Grazie alla rivalutazione dei beni d’impresa 2020, e alla novità apportata dal Decreto agosto, le imprese possono incrementare il valore dei propri beni pagando un’imposta minima e allo stesso tempo, beneficiare di vantaggi non solo fiscali. Sono oggetto di rivalutazione tutti i beni: terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature, marchi e brevetti. A differenza di prima, con il predetto Decreto, viene stabilito che, se effettui una rivalutazione la devi fare su tutti gli appartenenti alla stessa categoria, ma è possibile rivalutare anche un singolo bene ed effettuare anche la rivalutazione solo ai fini civilistici (non civile e fiscale obbligatoriamente). Altra novità che rende particolarmente attrattiva la norma è l’abbattimento dell’imposta in maniera significativa. Infatti, rispetto agli anni passati, dove per la rivalutazione beni d’impresa l’imposta si attestava tra il 12 e il 16% (in base ai beni che rivalutati), oggi rivaluti, non solo il singolo bene, ma paghi solo il 3% di imposta sostitutiva. Approfondiremo questi ed altri aspetti della nuova disciplina, grazie agli interventi del dott. Mauro Rocchesso (Direttore di Fidimpresa & Turismo Veneto) e dell'esperto in consulenza e ristrutturazioni aziendali dott. Massimo Zara (Studio Pucher Zara & Partners Commercialisti Associati).
18/11/2020