L'importanza di identificare il prodotto Made in Italy

Dopo anni riprende vita il Tavolo Orafo sotto la nuova veste di Gruppo di lavoro tematico Moda e Lusso.

Lo scorso 20 marzo - nel corso dell’incontro svoltosi presso la sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy - a cui hanno preso parte le rappresentanze del mondo associativo del nostro settore, tra cui Federpreziosi, si è voluto verificare lo stato dell’arte della recente adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna, nonché sottolineare la necessità di una rivisitazione della normativa in materia di titoli e marchi di identificazione e la richiesta di una normativa di regolamentazione dei materiali gemmologici.

Il direttore di Federpreziosi, Steven Tranquilli, dopo aver ribadito l’urgenza di formulare un intervento legislativo in grado di regolamentare la nomenclatura del materiale gemmologico con particolare riferimento al diamante, ha voluto informare i presenti che il tema centrale rimane l’identificazione del prodotto Made in Italy attraverso il marchio di identificazione che sia distinto da quello presente sui prodotti importati da paesi extra UE di cui all’art. 5 del Dl 251/1999.

PROPOSTA FEDERPREZIOSI:

La volontà della categoria è di disporre di una normativa chiara in materia, che può trovare conforto nella possibilità di disporre di un portale on line contenente gli estremi del registro degli assegnatari dei marchi di identificazione di cui all’art. 14 del DPR 150/2002. Da tale registro sarebbe possibile ricavare i dati necessari per risalire all’origine del prodotto - ovvero al produttore – grazie agli estremi del marchio di identificazione nei cui confronti, ai sensi della normativa vigente, i gioiellieri possono intentare azione di rivalsa qualora l’oggetto posto sul mercato risulti sottotitolato o presenti altri difetti di conformità. Uno strumento indispensabile che oggi non abbiamo. Si pensi che allo stato attuale è necessario sfogliare pile di Gazzette Ufficiali per risalire all’effettivo titolare del marchio e conoscere le eventuali modificazioni intervenute, quali la cessazione dello stesso.

9/04/2024