Confguide - ESITI INCONTRO CON IL MINISTERO DEL TURISMO

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DM 88/2024, la Federazione ha chiesto un incontro al Ministero del Turismo per ricevere alcuni chiarimenti sugli aspetti applicativi della normativa e sulla programmazione delle prossime attività del Ministero.
L’incontro si è tenuto il 16/7, online. Per il Ministero erano presenti il Capo Ufficio legislativo ed il Direttore Generale della Programmazione e delle Politiche per il turismo. Presenti per ConfGuide la Presidente, Valeria Gerli, la vicepresidente Paola Balestra, il Segretario, Massimo Loiacono. Per Confcommercio Professioni, la Presidente, Anna Rita Fioroni.

I temi principali esposti da ConfGuide sono stati il rapporto tra normativa nazionale e regionale vigente (sulla validità o meno delle disposizioni regionali relative alle guide turistiche, compreso l’obbligo di assicurazione, ove previsto), la scarsa informazione data ai Comuni sull’entrata in vigore della Legge 190, i controlli necessari, la mancanza di informazione sulla nuova legge nei confronti dei luoghi della Cultura (che spesso ostacolano l’accesso delle Guide), l’elenco nazionale, il nuovo bando, il periodo transitorio, l’intesa “condizionata” data alla norma guide turistiche in Conferenza Stato-Regioni per le regioni e le province a statuto speciale.

Di seguito alcuni passaggi significativi:

REGIONI A STATUTO SPECIALE E LE PROVINCE AUTONOME - VALIDITA’ NAZIONALE DELLA ABILITAZIONE DI GUIDA

Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige e province autonome di Trento e Bolzano hanno dato l’intesa sulla Legge di riforma nella Conferenza Stato-Regioni, ma condizionandola ad una autonomia su alcune parti: Capo I - Esame, Capo III – Guide estere e Capo IV - Formazione.

ConfGuide ha evidenziato che l’esistenza di regole rischia di scardinare il principio della libera circolazione e della validità nazionale dell’abilitazione. Nonostante ciò, il Ministero ha analizzato i possibili scenari con serenità. Anche questi territori sono tenuti a sottostare alla regolamentazione europea e garantire la libera circolazione delle guide senza restrizioni. Eventuali difformità dalle regole nazionali che dovessero introdurre (es. una lingua aggiuntiva, esame regionale affiancato ad esame nazionale, materie specifiche relative al proprio territorio) sarebbero a rischio di legittimità da parte dell’Europa.

BANDO ED ESAME NUOVE GUIDE TURISTICHE

Il Ministero si è dichiarato pronto, ma è in attesa di parere della Commissione europea. La Legge 190/2023 è in vigore, il DM 88/2024 è efficace, si è quindi in vigenza della norma. Ma è emerso che le norme sono ancora soggette ad approvazione da parte della Commissione Europea, in quanto la Riforma è legata al PNRR.
E’ anche già stato individuato l’operatore che aiuterà il Ministero nell’organizzazione dell’esame. Sono previsti 20-25.000 partecipanti, con svolgimento in più sedi e con più sotto-commissioni d’esame.

ELENCO NAZIONALE – PIATTAFORMA - INDICAZIONE DEL TITOLO DI STUDIO

E’ urgente procedere con l’attivazione dell’elenco nazionale online (i 180 giorni per le guide già abilitate passano in fretta!), poiché in più parti la nuova norma fa riferimento al requisito dell’iscrizione all’elenco nazionale; in mancanza del quale, molti siti museali si rifiutano di fare accedere le guide ed i controlli sui vecchi tesserini regionali, tutti di foggia diversa, non sono immediati ed efficaci.
ConfGuide ha nuovamente chiesto che sia possibile, sia in caso di Diploma che in caso di Laurea, poter specificare anche la specializzazione relativa. Il Ministero condivide, l’elenco sarà anche una vetrina per la guida turistica.
ConfGuide si è resa disponibile ad essere consultata sulle caratteristiche della piattaforma, affinché sia semplice nell’aggiornamento e nella consultazione.

LEGGE NAZIONALE E LEGGI REGIONALI

Confguide ha ribadito che le regioni devono allinearsi alla normativa nazionale sulla professione. La competenza sulla formazione resta alle regioni.

OBBLIGO ASSICURATIVO

La previsione di un obbligo assicurativo regionale per le guide turistiche contrasta con il principio generale di libera circolazione sostenuto dalla Commissione Europea.

FORMAZIONE ALLE REGIONI

ConfGuide ha chiesto se le disposizioni contenute nella Legge 190 e DM 88 siano sufficienti a poter proporre corsi di aggiornamento e di specializzazione da parte delle regioni, oppure se il Ministero dovrà emanare linee guida comuni per uniformare le proposte formative (standard minimi).
Il Ministero ha risposto che la formazione sta in capo alle regioni che possono erogarla direttamente o attraverso strutture accreditate. Il Ministero coordinerà e autorizzerà. Già ora, quindi, le regioni potrebbero presentare progetti di formazione, ma si prevede di emanare Linee guida alle regioni.

FORMAZIONE ANCHE ONLINE ?

ConfGuide ha chiesto se la formazione sarà possibile anche ONLINE (la Legge non lo specifica). La risposta è stata affermativa, ovviamente per la parte teorica.

AGGIUNTA DI NUOVE E ULTERIORI LINGUE PER LE GUIDE GIA’ ABILITATE

Abbiamo chiesto chiarezza, in quanto sotto il mero aspetto normativo la Legge indica come sufficiente la presentazione di una certificazione linguistica acquisita, ma sotto l’aspetto più operativo la Direzione per le politiche del Turismo ritiene che la certificazione non equivalga ad essere abilitati a svolgere una visita guidata in quella nuova lingua. Potrebbe essere necessario un corso di specializzazione. Si è ipotizzato che la guida già abilitata possa sottoporsi solo alla prova tecnico-pratica in quella nuova lingua.

NECESSARIO ED URGENTE IL COORDINAMENTO CON MINISTERO DELLA CULTURA

ConfGuide ha fatto presente che in molti luoghi della Cultura le guide continuano a non avere libero accesso, ingresso gratuito e libertà di esercizio della professione. E’ urgente che i due ministeri dialoghino per rendere note ed efficaci da subito le disposizioni contenute nella Legge e nel Regolamento attuativo della nuova disciplina della professione di guida turistica.
Occorre rimuovere ostacoli, privilegi illegittimi e “feudi” che ostacolano il lavoro delle guide turistiche, che vanno considerate alleate nella promozione di tali luoghi e della cultura in generale.
Tale coordinamento dovrebbe anche consentire una collaborazione tra ministeri, in modo che le guide possano continuare a formarsi sui contenuti museali e sulle mostre temporanee che in tali luoghi vengono organizzate, attribuendo loro crediti in termini di ore di specializzazione/aggiornamento.

VISITE CONDOTTE DA SOGGETTI NON GUIDE: VOLONTARI, ACCOMPAGNATORI, PERSONALE MUSEALE INTERNO

E’ stato evidenziato il persistere di questo fenomeno ed è stato chiesto al Ministero di prendere posizione in merito. L’attività del Ministero sarà sempre più indirizzata a fare conoscere e valorizzare il ruolo della guida.
Confguide ritiene però che sia opportuno e necessario che, sulla base di quanto previsto dalla Legge 190/2023 e DM 88/2024 il Ministero del turismo chiarisca che sono solo le guide abilitate a poter effettuare visite enogastronomiche, religiose, esperienziali, museali (con eventuali gli addetti interni e solo all’interno del proprio museo), anche nel caso di esposizioni temporanee, siti della cultura pubblici, privati e religiosi;

Confguide ha inoltrato anche specifico quesito (si è ancora in attesa di risposta) circa visite guidate condotte dal proprietario di un palazzo/villa storica senza possesso di abilitazione di guida turistica. Per sapere se, ai sensi della legge vigente, sia consentito o meno al proprietario di un immobile storico aperto al pubblico (nel quale si svolgono visite con guide turistiche abilitate) continuare ad accompagnare e spiegare ai visitatori (con compenso), oppure non potrà più farlo.

CONTROLLI SULL’ABUSIVISMO NELL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE

E’ stato chiesto al Ministero di informare tutti gli enti locali circa l’entrata in vigore della normativa Guide Turistiche e della necessità di svolgere controlli da parte della Polizia Locale.

CONFLITTUALITA’ NORMATIVA CON SITUAZIONI DI ESCLUSIVA

Sta accadendo che, per effetto di situazioni pregresse e tutt’ora in vigore, anche determinate da gare pubbliche già svolte, alcune attività di visite guidate a luoghi della cultura siano date in concessione esclusiva a società / raggruppamenti di imprese impedendo ad altre guide di accedervi con propri clienti. Tale esclusiva, per Confguide, confligge con il principio espresso chiaramente dalla Legge 190/2023, ossia che non può essere negato alle guide turistiche l’accesso e l’esercizio della professione nei luoghi e istituti della cultura.

29/07/2024